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Orsoline del Sacro Cuore di Maria - Vicenza
8 marzo 2013 Semplicemente pellegrine

La preghiera dell’8 marzo di quest'anno, promossa dall'Associazione Presenza Donna, si è collocata in un’ora particolare della storia ecclesiale (e non solo): nel tempo dell’attesa di un nuovo Papa, mentre Benedetto XVI, con un gesto inaspettato e profetico ad un tempo, ha dato le dimissioni. E’ tempo di passaggio a novità, è tempo di movimento che vede l’umanità e la Chiesa in cammino. Ben si colloca allora il tema "Sulle strade, pellegrine e discepole del Vivente", di Colui che è stato con i suoi, e con le donne, perennemente itinerante, spesso non avendo dove posare il capo.


Fotografia Proclamazione del Vangelo
 
Fotografia assemblea in ascolto
 
Fotografia consegna del segno

 

Come ogni anno molte donne, e diversi uomini, laici e preti, si sono raccolti nel Coro delle Monache della Chiesa di Araceli vecchia in Vicenza per celebrare la festa internazionale della donna in maniera significativa, ponendosi sotto la Parola e in dialogo con la vita.
Una iniziativa che quest’anno è collegata alla proposta di un pellegrinaggio al femminile in Terra Santa proposto da Presenza Donna, al quale ci si sta preparando con gli incontri mensili del gruppo biblico dell’Associazione.
Il Dio in cui crediamo è un Dio che ha camminato sulle strade della Palestina e sulle strade della vita, incontrando persone, condividendo storie, guarendo infermità e ridonando speranza. Alle sue discepole e ai suoi discepoli ha chiesto di mettersi in cammino con lui. È quello che la preghiera proposta ha cercato di offrire: mettersi insieme sulle orme di Gesù, aiutati dalle tracce di Priscilla e Aquila, di Egeria e Angela Merici che hanno scommesso la loro vita sul Cristo e si sono messe in cammino.
Il tempo che viviamo sempre di più ci mostra che essere testimoni del Vangelo non permette di risiedere tranquilli nella propria terra badando alla propria personale salvezza, anzi molti pagano ancora con il sangue la scelta di seguire e servire Gesù Cristo (la giornata dei martiri del 24 marzo ce lo ricorda). Molti, nelle terre di nuova evangelizzazione, "rischiano la testa”, come Priscilla ed Aquila, coppia itinerante delle prime comunità cristiane. Coppia di evangelizzatori che incontriamo negli Atti degli Apostoli e che, Don Raimondo Sinibaldi, Direttore dell’Ufficio Pellegrinaggi della diocesi di Vicenza, grande animatore di questa esperienza di fede e grande conoscitore della Terra del Santo, ha evidenziato come i testimoni della via di Gesù Cristo, anzi che é Gesù stesso. Partendo dalla guarigione del cieco (anche lui impossibilitato a camminare) nel Vangelo di Giovanni, presso la piscina di Betzaetà, che significa casa della misericordia, ha sviluppato con grande efficacia il tema della fede che è cammino non come adesione ad una dottrina, ma come via che configura progressivamente a Colui che si segue. Così è stato per uomini e donne (molte) nelle prime comunità cristiane e così per innumerevoli testimoni lungo i secoli.
Alla profonda riflessione biblica ha fatto seguito l’ascolto di due donne pellegrine e discepole del Vivente: Egeria, che ci ha lasciato il primo racconto di un pellegrinaggio in Terra Santa attraverso il suo Diario di viaggio, che lei ha fatto nel IV secolo per un periodo di ben quattro anni, visitando i luoghi delle S. Scritture, intrecciando cammino e preghiera. L’altra donna è sant’Angela Merici, figura profetica nella Chiesa in riferimento al ruolo delle donne, considerata la Madre comune di tutte le Orsoline; anche lei amava molto fare dei pellegrinaggi ed ha sognato di visitare la Terra Santa per vedere i luoghi dove è vissuto Gesù, il suo amato Sposo. Il suo sogno si è realizzato, ma prodigiosamente è rimasta cieca lungo il viaggio, una vista che ha recuperato solo nel ritorno: una chiamata a farsi pellegrina dell’oscura luminosità di Dio.
Nella preghiera di quest’anno, improntata al tema dell’essere sulle strade, è stata molto significativa e toccante la testimonianza di Cristina Salviati, che fa parte del gruppo di volontari della Caritas di Vicenza che incontrano sulla strada i senza fissa dimora, uscendo con loro una volta la settimana. Lei si occupa anche dell’iniziativa "Sotto un cielo di stelle" (notte dei senza dimora) - e su questa esperienza ha raccontato qualche storia emblematica - che ha fatto nascere il Reading delle storie dei senza dimora. Giornalista, collabora alla divulgazione del giornale di strada "Scarp de’ tennis”, che si autodefinisce "una tribuna per i pensieri e i racconti di chi vive sulla strada”.
Come ogni anno la preghiera è stata accompagnata da un segno lasciato a tutte le persone presenti nell’Oratorio delle Monache di Araceli Vecchia: un segnalibro confezionato dalle mamme di Betlemme che partecipano al progetto "Bellezza in ricamo”. Un’iniziativa a favore delle donne palestinesi delle famiglie di Betlemme che vivono gravi difficoltà economiche. A queste mamme viene data la possibilità di ricamare nella propria casa realizzando prodotti, come il segnalibro, che vengono venduti agli amici in Italia, ma anche in Svizzera e Germania.
Il progetto vuole favorire una mentalità "aiuta te stesso”, offrendo la possibilità di un piccolo guadagno per la propria famiglia, scoprendo e valorizzando i talenti personali. Un bellissimo messaggio dalla Terra del Santo dove moltissimi pellegrini della fede approdano ogni anno.
Ed alla fine, introdotti dall’oracolo del profeta Isaia (58,9-12) e raccogliendo in questo tempo particolare che stiamo vivendo l’invito del Signore ad essere come Priscilla ed Aquila, come Egeria ed Angela Merici, riparatori di brecce, restauratori e restauratrici di strade perché siano popolate, abbiamo pregato insieme:
O Dio, datore di ogni bene e indicatore di strade:
aiutaci a vivere questa tua Parola.
Guidaci a riconoscere le orme di chi,
come Priscilla e Aquila,
come Egeria e Angela,
ha percorso tanta strada
di questo mondo
per cercare Te,
per amarti sempre più,
per testimoniarti.
E in questa ora particolare della nostra storia
ti preghiamo per la Chiesa
e con il pellegrino Benedetto XVI
anche noi, semplicemente pellegrini del Vivente,
ti chiediamo un Pastore secondo il Tuo cuore,
con tanto fiato per camminare
e la gioia contagiosa del venire dietro a Te.
Donaci di comprendere
che non è importante
quanta strada riusciamo a percorrere
o dove riusciamo ad arrivare,
ma che nello spazio che siamo chiamati ad abitare
non ci stanchiamo mai di ‘camminare’ con chi ci è a fianco,
‘riparando brecce e restaurando strade’.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo,
nostro fratello e Signore.
Amen.





 

| 12 marzo 2013 | Italiano