Compagnia di Santa Orsola Figlie di Santa Angela - Verona
Compagnia di Santa Orsola Figlie di Santa Angela - Verona
Storia della Compagnia di Sant'Orsola, Figlie di Sant'Angela Merici di Verona
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Figlie di S. Angela Merici
Istituto Secolare
Via S. Angela Merici, 4
37121 Verona
Tel. 045 8000371
angela.merici2008@libero.it
Storia
La nostra Verona ha il vanto di essere stata tra le prime città d’Italia ad accogliere la Compagnia di S. Orsola- Figlie di S. Angela Merici. S. Carlo Borromeo fu più volte ospite del Card. Agostino Valier che, nel 1587 così assicura: “Episcopatus mei tempore non semel Cardinalis Amplissimus in sede episcopalis Ecclesiae Veronensis divertit”.
Proprio in una di queste sue visite e precisamente nel 1580 S. Carlo istituiva a Verona la Compagnia di S.Orsola. Si ritiene peraltro che già il grande vescovo Gianmatteo Giberti (1524-1543) pensasse a un gruppo di Orsoline di S. Angela in Verona.
La prima Madre e governatrice della Compagnia fu la contessa Lucrezia da Sacco.
La contessa Cassandra Sagramoso nel 1587 lasciava mille ducati per l’acquisto di una casa come proprietà della Compagnia. Più tardi fu acquistata un’altra abitazione più adatta in piazza Cittadella.
Ma durante lo sconvolgimento degli anni napoleonici, la Compagnia si sciolse. L’opera doveva però presto rivivere anche sulle rive L dell’Adige e rifiorì ad opera del Sacerdote Don Zefirino Agostini, parroco dei Ss.Nazaro e Celso.
Nell’anno 1852 Don Agostini, per promuovere l’educazione cristiana di tante fanciulle povere e abbandonate a se stesse, raccolse intorno a se un gruppo di giovani generose perché si dedicassero alla grande opera di bene. Ad esse diede il nome di “sorelle devote di S. Angela Merici”. Avevano una casa dove avevano una scuola di istruzione elementare e di lavoro.
Dopo qualche anno alcune sorelle che risiedevano stabilmente nella casa desiderarono darsi delle regole proprie e di condurre vita comune. Il 28 novembre 1860 il vescovo Benedetto Riccabona approvò il loro regolamento esortandone l’osservanza. Sorsero così le Orsoline di vita comune, un nuovo ramo, dell’antico ceppo.
Per alcuni anni queste mantennero con le esterne mutue relazioni nella esplicazione delle comuni attività. I rapporti tra i due gruppi andarono però allentandosi poiché, mentre le Orsoline esterne vivevano la Regola di S. Angela e si applicavano allo sviluppo della sua Opera secondo la sua caratteristica secolare, le Orsoline interne cercavano di dar vita a una comunità religiosa regolata da statuti specifici. Così nel 1902 i due gruppi divennero indipendenti e ciascuno seguì il proprio cammino tracciato dalla divina provvidenza.
Il Cardinale vescovo Luigi di Canossa, con un decreto in data 13 gennaio 1904 sancì tale indipendenza e regolò i rapporti tra la Compagnia della Orsoline, che ora comprendeva solamente le fi glie esterne, e il nuovo Istituto delle Orsoline interne.
Negli anni che seguirono, segnati dalle due grandi guerre mondiali, la Compagnia ebbe una meravigliosa fioritura e le figlie di S. Angela operavano, umili e generose, in molte parrocchie della città e della provincia a servizio della famiglia, della gioventù, di tante persone provate dalla sofferenza, dalla povertà o segnate dalla sofferenza. Parecchie sono state affiancate ai sacerdoti per il servizio in canonica e nella comunità.
Nel 1958 la Compagnia di Verona si unì in Federazione con le altre Compagnie d’Italia e con essa costituì l’Istituto secolare delle Compagnie di S. Angela accettando “ad experimentum” per un settennio le Costituzioni.
Alla nuova luce del Concilio Vaticano II anche la Compagnia di Verona (come quelle di Brescia e Mantova) rivide la sua identità nel rinnovato contesto ecclesiale. Sentì così il bisogno di vivere ed operare in esso secondo l’originario ideale di Angela Merici, svincolata da grandi strutture, per essere più immediatamente disponibile alle richieste della propria diocesi. Chiese, appoggiata dal Vescovo Mons. Giuseppe Carraro, di ritornare all’osservanza della Regola di S. Angela e della tradizione antecedente al 1958.
Il 21 agosto 1971 Papa Paolo VI concedeva alla Compagnia di S. Angela di Verona, unitamente alle compagnie di Brescia e Mantova, di “ripristinare la osservanza della forma canonica”, nella Compagnia stessa, quale era in vigore prima del 1958”.
Oggi
Alla sua Compagnia, Angela non indica alcun apostolato specifico. Ella sa che dal suo ideale trinitario e cristocentrico scaturisce quella diaconia universale che raggiunge i fratelli nelle loro molteplici necessità materiali, morali e religiose. La figlia di Sant’Angela è quindi aperta e attenta alle necessità dei fratelli, all’invito della Chiesa, e – nella semplicità, nel silenzio e nel sacrificio – sa farsi veramente dono agli altri. Contemplazione e azione: ecco il binomio che esprime il grande carisma mericiano. E questo sulle strade del mondo, nei più svariati ambienti, quale fermento spirituale e umano di testimonianza della Parola di Dio e della carità. La Compagnia di Sant’Angela ha camminato lungo i secoli, fino ai giorni nostri e “dal suo ceppo sono nati molti virgulti” .
Alla fine dell’anno 2010 siamo state invitate in Mali da Mons. Georges Fonghoro - Vescovo di Mopti.
Abbiamo gettato un seme!
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