Orsoline Sacro Cuore di Gesu - Asola
Orsoline del Sacro Cuore di Gesù - Asola (Mantova)
Storia delle Orsoline di Asola.
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Casa Madre, Cappella delle Fondatrici
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Casa Madre, vetrata della Cappella
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Casa Madre
Istituto Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù
Via S. Marco, 10
46041 ASOLA (MN)
Tel. 0376710165 - Fax 0376719010
sorsoline@tin.it
Storia
La Congregazione delle Orsoline del Sacro Cuore di Gesù è stata fondata a Gazzuolo (diocesi di Cremona e provincia di Mantova) il 5 settembre 1893, da Suor Maria Ignazia Isacchi (1857-1934) con l’aiuto di Suor Maria Margherita Lussana (1852-1935).
Precedentemente le due religiose appartenevano alla Congregazione delle Orsoline di Somasca.
Quando, nel 1892, una nobildonna di Gazzuolo chiese al Vescovo di Cremona, Mons.Bonomelli di cercare alcune Religiose per aprire una scuola elementare mista, egli si rivolse al Vescovo di Bergamo Mons.Guindani e da questi ottenne che sette suore di Somasca partissero per Gazzuolo, dando così inizio ad un nuovo ramo di Orsoline. Fin dal principio Vescovi e Superiori si erano accordati nel rendere autonoma questa nuova famiglia che, il 7 dicembre 1893, venne canonicamente eretta in Istituto di diritto diocesano, con il nome di Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù. La Regola delle Orsoline di Somasca venne modificata secondo i bisogni della nuova diocesi ed approvata dal Vescovo Bonomelli il 5 settembre 1894.
Il 20 ottobre 1894 si tenne il primo Capitolo Generale, nel quale Suor Maria Ignazia venne eletta Superiora Generale e Suor Maria Margherita Vicaria Generale.
La nuova Regola, oltre all’insegnamento nella scuola elementare, prevedeva che le suore tenessero l’oratorio festivo e la catechesi nelle frazioni circostanti, visitassero le famiglie del paese portando conforto ed aiuto, andassero a fare gratuitamente la veglia agli ammalati, insegnassero alle donne a ricamare come pure a rattoppare camicie e vesti. Di fatto venne subito aperto anche un orfanotrofio ed un collegio per le fanciulle. Si davano lezioni private fino all’esame di maturità e si faceva scuola serale per le operaie. “La cultura della gioventù fu sempre il mio ideale” ha lasciato scritto Madre Margherita, che era responsabile di tutte le opere educative dell’Istituto.
L’educazione impartita prendeva spunto dalla Regola di Sant’Angela: avere grande stima e rispetto delle allieve, perché “esse sono un tesoro prezioso, figlie di Dio, riscattate col Sangue preziosissimo di Cristo; amarle tutte senza ombra di differenza o parzialità, con cuore di Madri, ispirandosi agli esempi di carità, di umiltà, di pazienza lasciati da Gesù Cristo; inculcare nelle loro tenere anime i semi delle principali virtù: la purità, la semplicità, il candore d’animo, l’aborrimento alla bugia, il rispetto e l’amore verso i Genitori, parenti e Superiori…” (Art. 63 della Regola del 1894).
Carisma
Nelle lunghe ore passate in preghiera dinanzi al Crocifisso, Madre Ignazia leggeva in quel Cuore trafitto, come in sintesi, il dramma del Suo amore per l’umanità, e trovava la Sua raffigurazione più significativa ed eloquente nel Cuore Santissimo di Gesù, ossia l’immagine viva dell’amore senza limiti con cui il Figlio di Dio ha amato il Padre e si è immolato per gli uomini (cfr.Gv 15,12-13). Può dirsi questo il carisma che la Fondatrice ricevette da Dio, la missione ch’ella sentì di dover svolgere nella Chiesa: rendere note e largamente comunicare a tutti le ineffabili ricchezze di luce, di misericordia, di santità e di vita, di cui è ricolmo, fino a traboccarne, il Cuore di Gesù.
Opere
Dopo il 1900 l’Istituto si diffuse soprattutto nelle province di Bergamo e di Mantova, con l’apertura di scuole per l’infanzia e con l’assistenza, anche domiciliare, agli ammalati, fino a raggiungere, alla morte delle Venerate Madri Fondatrici, 19 case con 120 religiose. “Il nostro caro Istituto dovrà fare tanto bene per la varietà delle sue opere, - scriveva Madre Ignazia - e come si consolerà Gesù nel vedere questo caro drappello raccolto nel suo Cuore, che agisce per la gloria di Dio. Esso è una grande speranza per la Chiesa”.
Dal 1975 l’Istituto ha aperto una missione in Libia, a servizio degli ammalati, lavorando tra i musulmani che le stimano e rispettano, perché sono le Spose di Allah. Dal 1991 due case aperte in Burundi continuano le attività dell’Istituto nei loro contesti culturali. Qui sono anche nate nuove vocazioni religiose. Esse sono la “grande speranza per la Chiesa” profetizzata da Madre Ignazia.
Oggi le Orsoline del Sacro Cuore di Gesù contano 13 case in Italia e 3 in missione, con un centinaio di religiose. Durante il corso degli anni le attività infermieristiche ed educative in Italia si sono per lo più trasformate in assistenza spirituale negli Ospedali e nelle Case di Riposo, nelle opere parrocchiali, nell’insegnamento della religione Cattolica nelle scuole superiori, nell’impegno sociale a fianco della “Caritas” e dei “Centri di ascolto e di aiuto per la vita”. Da alcuni anni l’Istituto si è anche aperto ai laici, in risposta ai numerosi segni dei tempi ed alle indicazioni della Chiesa (cfr.Vita Consecrata, n.54), con la fraternità laicale “Amici del Sacro Cuore”, per condividere con loro momenti specifici del carisma.
Date significative
Dal 1917 la Casa Madre dell’Istituto è ad Asola, diocesi e provincia di Mantova. L’Istituto è di Diritto Pontificio dal 1947. Nel 1985 i resti mortali delle Venerate Madri sono stati traslati dal Cimitero di Seriate alla Cappella di Casa Madre, per essere più unite alle proprie figlie spirituali e di entrambe sono state contemporaneamente introdotte, nel 1988, le cause di beatificazione e canonizzazione delle quali si sono già compiute, nel 1996, le prescritte inchieste diocesane “super vita, virtutibus et fama sanctitatis” - e per Madre Ignazia anche “super miro” - le cui risultanze sono attualmente allo studio della Congregazione delle Cause dei Santi.
Ed è così che il sogno di Angela Merici, come un “seme” radicato profondamente nel terreno, ha prodotto nuovi frutti e continua a germogliare e a svilupparsi, adattandosi a tempi, culture e climi diversi.
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