Orsoline di S. Girolamo - Somasca
Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca
Storia delle Suore Orsoline di Somasca
Entra nella notizia per l'approfondimento
Casa Generalizia
Istituto Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca
Via Broseta 138
24128 BERGAMO
Tel. 035/250240- Fax 035/254094
segreteria@orsolinesomasca.it
http://www.orsolinesomasca.it/homedinamica.htm
Storia
L’Istituto delle Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca viene fondato dalle sorelle Caterina (1801-1857) e Giuditta (1803-1840) Cittadini nella prima metà dell’Ottocento a Somasca, piccola frazione del comune di Vercurago, oggi in provincia di Lecco, ma appartenente alla diocesi di Bergamo.
Caterina e Giuditta rimasero orfane in tenera età e sperimentarono una estrema precarietà materiale e affettiva; vennero accolte per diversi anni nell’Orfanotrofio del Conventino in Bergamo, dove ottennero il diploma di maestre elementari. Raggiunta la maggiore età, si stabilirono a Calolzio e successivamente, nel 1826, a Somasca, dove Caterina insegnerà nella Scuola comunale fino al 1845. Dapprima abitarono in locali presi in affitto poi, in una casa di loro proprietà, che costituirà anche la “Casa madre” dell’opera educativa e della nuova Famiglia religiosa, che da loro avrà origine.
E’ certamente di quegli anni la manifestazione e il consolidamento della loro volontà di consacrazione, che matura nella quotidianità del loro servizio educativo accanto alle fanciulle.
Le sorelle Cittadini, infatti, facendo riferimento anche alla loro sofferta esperienza personale, colsero l’urgenza dell’educazione umana e cristiana delle fanciulle e concretizzarono progressivamente il loro progetto di vita: nel 1829 accolsero le prime fanciulle pensioniste; nel 1831 iniziarono la Scuola privata e nel 1836 il Convitto di educazione femminile, opere educative dirette da Giuditta; nel 1847 Caterina farà, poi, richiesta di aggregare ufficialmente all’opera anche un piccolo Orfanotrofio di fanciulle derelitte, di cui il territorio abbondava. Nel 1840 a causa della scomparsa prematura di Giuditta, Caterina assumerà la direzione di tutta l’opera.
Caterina e Giuditta si prodigarono con tutte le loro capacità e risorse per il bene educativo delle fanciulle loro affidate; in loro è chiaro l’ideale della totale consacrazione a Dio nel segno della maternità educativa: vogliono essere “vere madri in Cristo” per “quelle anime che il Signore ha riscattato col suo sangue e ha affidato alla loro cura come un prezioso tesoro”, impegnandosi per la formazione globale delle fanciulle, “istruendole in ogni ramo d’insegnamento, sì riguardo allo studio che in quanto ai lavori femminili e cure domestiche”, senza tralasciare nulla di ciò che potesse “contribuire al loro vantaggio spirituale e corporale”.
La storia della fondazione dell’Istituto delle Orsoline di Somasca dal 1826 al 1857 è segnata dall’esperienza della croce e, quando il 14 dicembre 1857 il Vescovo di Bergamo Mons. Pietro Luigi Speranza erige canonicamente la Congregazione, Caterina e Giuditta, pietre fondamentali della nuova Famiglia, sono già nella gloria di Dio.
La Congregazione ottenne l’approvazione diocesana delle Costituzioni riscritte secondo le indicazioni della Santa Sede il 15 agosto 1915, il Decreto di Lode il 5 agosto 1917, l’approvazione pontificia l’8 luglio 1927 e l’approvazione definitiva delle Costituzioni il 4 giugno 1935.
Dal 1882 al 1950 le case e attività apostoliche aperte o assunte nel servizio di apostolato educativo sono state numerose e distribuite in diverse regioni italiane.
All’inizio degli anni Cinquanta l’Istituto si apre alla realtà dell’emigrazione prima in Svizzera e poi in Belgio. Nel 1964 si giunge oltre oceano con la prima missione ad gentes in Bolivia in collaborazione con i Sacerdoti della Diocesi di Bergamo.
A seguire, l’Istituto si espande in Brasile nel 1975, in India nel 1977, nelle Filippine nel 1985 e in Indonesia nel 2003.
La connotazione umana-spirituale-carismatica, che attraversa tutta l’esperienza comunitario-apostolica delle Orsoline di San Girolamo in Somasca nell’espansione in Europa e nei luoghi della Missione ad gentes è, indubbiamente, la “vocazione popolare”, la semplicità del porsi con cuore di madri come Apostole educatrici accanto alle persone, con una cura educativa particolare per i bambini, le fanciulle e la gioventù, con la volontà di condividere le gioie e le sofferenze delle famiglie, degli ammalati, degli anziani, di chi sperimenta la precarietà e la solitudine.
E ancora oggi la fedeltà ad una storia, trova le sue radici appunto nel volto di due donne, la Beata Caterina Cittadini e la sorella Giuditta che, certe dell’amore paterno e provvidente di Dio, hanno aperto il loro cuore, segnato dalla privazione di affetti, al miracolo di una fecondità educativa capace di dare casa, gioia, dignità e speranza.
Attività apostoliche
Scuole dell’Infanzia, Primarie, Secondarie di primo grado di proprietà dell’Istituto (Italia, India, Filippine); scuole dell’infanzia e attività parrocchiali (Italia) e scuole appartenenti ad Associazioni cattoliche in Bolivia; pastorale giovanile-vocazionale; case di accoglienza per donne e bambini in situazione di disagio; orfanotrofi nei territori della Missione ad gentes; pensionato per giovani donne studenti e/o lavoratrici e case di spiritualità e per ferie; servizio sanitario sul territorio, in case di riposo e di cura (Italia); servizio socio-sanitario in ambulatori, pastorale della donna e dei bambini nei territori della missione ad gentes.
Nazioni in cui l’Istituto è presente:
Italia, Bolivia, Brasile, India, Filippine, Indonesia (le comunità extraeuropee sono strutturate in quattro Delegazioni).
|